Titolo:
Il fu Mattia Pascal
Autore: Luigi Pirandello
Pagine: 222
Prezzo di copertina: 9.00 euro
Editore: Mondadori
Trama:
«Una delle poche cose, anzi forse la sola ch'io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal.» Ma anche la certezza del proprio nome dovrà svanire ben presto nella vita del bibliotecario Mattia Pascal. A lui il caso ha dato una clamorosa possibilità: azzerare il proprio passato e cominciare una nuova vita. Moglie, suocera e amici lo riconoscono nel cadavere di un suicida e lo credono morto. Ricco grazie a una vincita al gioco, può rifarsi una nuova vita e inventarsi il ruolo di Adriano Meis. Ma la libertà appena acquisita si rivela in realtà una ferrea prigione... Il romanzo capolavoro di Pirandello, pubblicato nel 1904, un umoristico e grottesco scandaglio della realtà piccolo-borghese che evidenzia l'impossibilità per l'uomo di essere davvero artefice del proprio destino.
Recensione:
Vivere due vite. Essere due persone. Sembra una specie di sogno; potrebbe significare riavere le opportunità perse, fare esperienze brillanti, conoscere gente ma no. Se nel tempo necessario per vivere una sola esistenza sei costretto a sdoppiarti; pieno di dubbi, di ricordi Mattia Pascal rimane sommerso dalle bugie che è costretto a dire per costruirsi la sua identità di
Adriano Meis.
Si viene sommersi dalla completa euforia quando si sente la possibilità di libertà; una parola dolce, come la speranza, ma ingannevole. Avere una casa -un rifugio dove tornare, una famiglia -delle persone d'amare, una moglie -un'anima da difendere, dei figli -bambini da crescere, non significa esser prigionieri della vita ma avere solidità. Se invece vuoi spiccare il volo le sicurezze non le porti via con te: ne fuggi senza realizzarlo.
Un gioco del destino. Che può essere sempre dalla tua parte ma non basta; la necessità di affetto non può essere rimpiazzata.
Il protagonista dell'opera di Pirandello lo sa. L'
impassibilità da parte della moglie, l'
ostilità della suocera, la
sconfitta di non far sopravvivere le proprie
creature e una situazione finanziaria poco stabile lo portano a limite dell'
euforia nel momento in cui l'occasione di allontanarsi gli si presenta.
La sua prima morte, come si dice.
Un colpo di fortuna. Vincite di ingenti somme di denaro a Montecarlo.
Secondo colpo di fortuna. Ma ce ne saranno altri, per questo pover'uomo, destinato a stare solo nella vita?
Non può tornare al suo nido e nemmeno costruirselo. Il
bisogno di una famiglia però è un pallino fastidioso, nella sua mente.